ABOUT ME
Su di me
Se oggi adoro la fotografia la colpa o il merito sono di mio nonno e di mio padre.
All’età di 14 anni, una Nikon e una convention di medici mi hanno aiutato a capire l’amore per questo lavoro. Già da quella sera ero alla ricerca di emozioni visive che solo una macchina fotografica riesce a fissare per sempre.
Fotografare significa lasciare che l'emozione diventi immortale, celebrativa, comunicativa e affascinante.
Mio nonno, mi ha fatto capire che per fotografare bisogna vedere prima con il cuore e poi con gli occhi.
Nell’incredibile mondo tecnologico della fotografia dei nostri giorni c’è sempre più bisogno di umanità e rapporto con il soggetto da fotografare, questo è lo spirito con cui intendo portare avanti quella che per me è una tradizione di famiglia.
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#VisualEmotion
Non esiste fotografia se non c’è ricerca del dettaglio, se è vero che l’obiettivo riproduce tutto ciò che ha davanti, è compito di chi sta dietro l’obiettivo ricercare il dettaglio, questo è un aspetto del mio modo di fotografare che rende uniche ed emozionali le immagini che propongo.
Il soggetto è uno, i dettagli sono infiniti. Il fotografo ha poco tempo di pensare perché i dettagli hanno bisogno di quello che io amo definire “Carpe diem fotografico”.
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